Pro Loco di
Montecchio Precalcino
PRO LOCO DI MONTECCHIO PRECALCINO
Via San Rocco, 19
36030 Montecchio Precalcino
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Il nome riassume dunque le caratteristiche del territorio: la collina al centro, con numerosi sentieri e scorci panoramici, e la pianura alluvionale intorno, dai cui ciottoli calcarei, opportunamente lavorati, si ottiene la calce.
Questa fu per secoli importante fonte di reddito per gli abitanti, i quali raccoglievano i sassi anche per altri usi in edilizia, come la costruzione dei muri. Montecchio comprende le frazioni di Preara e Levà e dista una quin- dicina di km da Vicenza.
Il Territorio
La collina di Montecchio Precalcino è costituita da una colata di basalto nero originata da antichissime effusioni vulcaniche (le ultime risalgono al periodo del finire dell’Oligocene e forse inizio del Miocene, cioè di circa 15 milioni di anni fa, quando l’area era ancora una distesa di barriera corallina), mentre la pianura è di origine alluvionale, essendosi formata dai detriti delle glaciazioni e delle successive piene del torrente Astico.
Il suolo è piuttosto ghiaioso e questo comporta per la coltivazione una costante irrigazione, resa possibile dalle numerose rogge che attraversano il paesaggio.
Segno evidente del lavoro fatto per regolamentare le acque dell’Astico sono il murazzo romano, poderosa opera di sbarramento (2,5 – 3 metri di larghezza per altrettanti di profondità) ancora in parte affiorante dal terreno, che univa la collina di Montecchio Precalcino con i terrazzi alluvionali prossimi a Villa Capra di Sarcedo e il cosiddetto “murazzo veneziano” eretto invece tra il 1507 e il 1532 più a sud, anch’esso visibile e oggetto di una ristrutturazione.
La collina è adatta alla viticoltura mentre in pianura vi sono coltivazioni di cereali o prative per l’allevamento dei bovini.
L’economia di Montecchio Precalcino, prevalentemente agricola fino a metà del Novecento, ha poi seguito l’evoluzione di molti comuni veneti, con un crescente sviluppo di artigianato, industria e terziario fatto soprattutto di piccole e medie realtà imprenditoriali.
Che Cosa Vedere
La visita al territorio comunale di Montecchio Precalcino consente di apprezzare sia le bellezze architettoniche sia quelle paesaggistiche e storiche.
Edifici Religiosi
La Parrocchiale Dei Ss. Vito, Modesto E Crescenzia
La chiesa fu costruita nel 1729 sulle fondamenta di un precedente edificio cinquecentesco che, a sua volta, aveva sostituito uno medioevale.
La bella facciata è decorata con sei sculture di pregevole fattura.
L’interno, luminoso e armonico, è impreziosito da cinque altari marmorei sei-settecenteschi, di un notevole ciclo di tele e affreschi di Costantino Pasqualotto (1732 - 1742), di una pala di Alessandro Maganza (1606) e tre sculture attribuite a Girolamo Pittoni da Lumignano (1535).
La Chiesa Di S. Pietro in Castelvecchio
È un edificio interessante, la cui esistenza è documentata dal XIII secolo. Sorge al centro di un piccolo promontorio, che si stacca a occidente della collina circondato su tre lati da ripidissimi fianchi, sull’area del castello vescovile distrutto nel 1313.
Interessanti sono l’abside poligonale di tipo ravennate e, all’interno, il ciclo di affreschi con temi tratti soprattutto dal Nuovo Testamento, attribuiti a un pittore vicentino dei primi decenni del XVI secolo (Francesco Verla o bottega dei Fogolino); l’abside è della seconda metà del Cinquecento.
Chiesa Parrocchiale Del Ss. Redentore, a Levà
Edificata su progetto dell’ingegnere Ferruccio Cattaneo nel 1901 in stile neogotico ogivale a croce latina, venne completata nella decorazione pittorica e scultorea negli anni 1913-14. Notevoli due altari marmorei del secondo Seicento e una campana del 1691, opera dei fonditori De Maria.
Chiesa Di San Rocco A Preara
Posta su di uno sperone basaltico della collina, di forme semplicissime, fu costruita dalla Comunità rurale nel 1487 come voto mentre imperversava la peste, o meglio passata la peste, per alcuni voti fatti.
L’altare settecentesco accoglie una pregevole scultura lignea policroma coeva raffigurante San Rocco, mentre su una mensola laterale si trova esposta una Madonna col bambino, anch’essa in legno policromo.
Cappella della Madonna del Torniero
La Cappella è il santuario mariano locale. Fu eretta agli inizi del Seicento per ospitare una venerata immagine policroma della Vergine col Bambino scolpita in pietra tenera locale nei modi tipici dell’arte popolare quattro-cinquecentesca.
Il Cimitero Inglese
Il cimitero inglese si trova a nord del cimitero comunale di Montecchio Precalcino. In esso riposano 439 caduti del Commonwealth. È suddiviso in 10 piccoli blocchi, ciascuno di 4 file. Parte di essi contengono le tombe dei prigionieri di guerra austriaci (blocco 1 e 2); la parte inglese si trova sul declivio della collina che guarda al lato del Torrente Astico.
L'altare di guerra e la sua imponente croce sorgono su terrazze al lato nord. Gestito dalla The Imperial War Graves Commission, fa parte dei 41 Cimiteri di Guerra Inglesi.
Il Cimitero è stato visitato nel 2017 dal Principe Carlo d'Inghilterra.
Villa da Schio Cita
Ubicata in via San Rocco. È costituita da vari edifici, in parte eretti su preesistenze gotiche, ruotanti attorno a un vasto cortile lastricato che si apre a oriente in una terrazza da cui si gode un panorama amplissimo.
Il complesso è formato da una villa (seconda metà del XVII sec) affiancata a sinistra da una barchessa a sei arcate (seconda metà del XVIII) e a destra da una cappella gentilizia in stile neoclassico dedicata alla Beata Vergine Maria (1762).
Sul lato sud prospetta un rustico a tre grandi arcate (1753) e si apre l’accesso monumentale alla tenuta agricola.
All’interno del corpo padronale è conservato un gruppo di ceramiche di Pompeo Pianezzola, ceramista e designer (Nove 1925-2012). Nell’antica sala da pranzo della Villa trova ubicazione un piccolo museo della civiltà contadina.
Annesso alla villa bellissimo e ampio parco. Fu donata al Comune di Montecchio Precalcino nel 1978 dalla signora Marianna Cita Cabianca.
Villa Forni Cerato
Villa Forni Cerato è una villa veneta situata a Montecchio Precalcino, la cui progettazione è attribuita al grande architetto Andrea Palladio.
L'edificio è inserito dal 1996 nella lista dei patrimoni dell'Umanità UNESCO.
Villa Forni Cerato è stata commissionata da un proprietario certo ricco, ma non nobile: Girolamo Forni, agiato mercante di legnami.
All’interno sono presenti due camini, opera del Vittoria, autore anche del volto femminile scolpito, collocato sulla chiave di volta dell’ingresso a serliana.
L’intero complesso è oggi oggetto di un imponente restauro conservativo.
Attività
Eventi Organizzati da Pro Loco
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Sagra di Montecchio Precalcino in occasione dei Santi patroni S.Vito, Modesto e Crescenzia nel secondo weekend del mese di Giugno
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Sagra di S. Rocco a Preara nel terzo weekend del mese di Agosto.
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Pasquetta a Villa Cita con intrattenimenti per la famiglia.
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La Maronada nel terzo weekend del mese di ottobre con rievocazione dell’antica vita di corte.
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Eventi Organizzati da altre Associazioni
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Anguria Party nel primo weekend di Luglio
https://www.facebook.com/anguriaparty/ -
Sagra di Levà con Spiedo di Quaglia de.co. nel terzo weekend di Settembre
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