Pro Loco di
Camisano Vicentino
PRO LOCO DI CAMiSANO VICENTINO
Via Pomari
36043 Camisano Vicentino
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I camisanesi, nome dei suoi abitanti, vivono nel capoluogo e nelle due frazioni, Santa Maria e Rampazzo. Il territorio presenta un paesaggio tipico della pianura padana, attraversato dalla roggia Puina che sfocia nel fiume Ceresone; confina con Grumolo delle Abbadesse, Grisignano di Zocco, Campodoro (PD), Piazzola sul Brenta e Gazzo (PD).
Lo stemma del comune, approvato dal Consiglio Comunale con delibera del 30 ottobre 1950 e concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è rappresentato da un drappo partito di bianco e d’azzurro riccamente ornato da ricami d’argento; le due fasce azzurre rappresentano i due fiumi che attraversano il territorio comunale, il Ceresone e il Poina.
Storia
Dall’antica Roma al Regno d’Italia
Camisano riflette il nome latino di persona Camisius, con l’aggiunta del suffisso -anus che indica appartenenza geografica. Il primo insediamento risale all’epoca romana.
Il toponimo KAMESIANUS, citato in un documento del 1050, costituisce un’ulteriore conferma della suddetta origine, infatti si parla della donazione di una masseria situata “infra Comitato Vicentino et infra villa loco qui dicitur Kamesiano”.
Da un inventario dei beni della Città di Vicenza redatto nel 1262, si ricava che quest’ultima possedeva un castello con annessa torre e un terreno presso il fiume Poina, ossia l’attuale “Camisano”. Il documento descrive con precisione il castello medioevale, formato da una fortezza che si configurava come la residenza del feudatario ed il burgus domorum, ossia il nucleo di abitazioni popolari addossate al castello.
Probabilmente fu proprio il castello - forse perché offriva maggior sicurezza - a promuovere lo sviluppo dell’odierno centro abitato. Nel XIII secolo i monaci benedettini, attuando opere di bonifica, si adoperarono per rendere produttivi i terreni fino allora coperti da boschi e paludi.
Nel XIV secolo, il suddetto castello fu teatro di scontri feroci tra guelfi, padovani (alleati dei vicentini), ghibellini e scaligeri. Il Cangrande della Scala nel 1313 lo distrusse, ma successivamente i Padovani lo rioccuparono e poco dopo lo ricostruirono.
Più tardi Camisano passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, ebbe un breve periodo di pace, ma nel 1511 fu incendiata e saccheggiata dai francesi. Con l’arrivo di Napoleone il Comune provvide ad eseguire i primi lavori pubblici e alla costruzione di un nuovo palazzo del Municipio, in stile neoclassico inaugurato nel 1815.
Camisano dopo essere passata sotto il potere degli Asburgo tra il 21-22 ottobre 1866, con il plebiscito per l’unione del Veneto (compresi il Friuli e Mantova) entra a far parte del Regno d’Italia diventando sede di Mandamento e Pretura fino al 1892.
Economia
Nell’economia locale l’agricoltura costituisce ancora un’importante fonte di reddito: si coltivano soprattutto cereali, frumento, foraggi. >Alcune aziende agricole, poi, hanno fatto del loro lavoro una specificità: la fattoria Al Confin, fattoria didattica e sociale; il “Mulino Sandini”, tuttora in funzione. Lo sviluppo del settore primario ha permesso la nascita di attività dedite alla lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli.
In questo vanta una posizione di primato la Cereal Docks, gruppo industriale attivo nella prima trasformazione agro-alimentare, per la produzione di ingredienti destinati ad applicazioni nei settori feed, food, pharma, cosmetic.
Il settore secondario abbraccia un’ampia gamma di attività affermate nel mercato; si segnala la presenza dell’industria New Box, leader internazionale nel settore degli imballaggi in metallo litografato.
Anche l’industria lattiero-casearia derivante dalla pratica dell’allevamento bovino è ben sviluppata. Non possiamo dimenticare la presenza di attività artigianali come quelle dolciarie: eccellenza molto nota anche al di fuori del paese è la famosissima “Treccia di Ferracina”, un dolce semplice ma dal gusto delicato e raffinato.
Il settore terziario si compone di una buona rete commerciale e di servizi. Proprio grazie al commercio Camisano merita il soprannome di “Paese degli acquisti”. A rafforzare il soprannome è la presenza de “Il mercato di Camisano” nato nel 1500 e che continua dal 1865, ad oggi con un’affluenza media di circa 30.000 visitatori. Si svolge tutte le domeniche mattina, mentre nel periodo Natalizio si protrae fino a sera, sulla via principale che attraversa il centro storico del paese: oltre 3 km di percorso con circa 300 punti vendita.
I prodotti che si possono trovare sono di molteplici varietà tra cui le più importanti sono: alimentari, abbigliamento e arredamento.
Cosa Vedere
l territorio possiede alcuni edifici di interesse storico artistico, oltre alle Ville simbolo del dominio Veneziano.
Chiesa Di Santa Maria Del Rosario.
Santa Maria fu sede della Pieve Matrice ed estese il proprio controllo su una vasta porzione del territorio; nel XIII secolo erano contate fra le sue dipendenze le chiese di Camisano Vicentino, Rampazzo, Poiana di Granfion, Bevadoro, Gaianigo e Grossa.
Con il tempo queste divennero parrocchie ed il loro sviluppo autonomo determinò un decadimento della Pieve Matrice, ridotta ad umile curazia fino al 1954, quando un decreto vescovile la ripristinò al rango di parrocchia. Ora il ruolo ricoperto un tempo dalla Pieve di Santa Maria è assunto dalla chiesa di San Nicolò.
Chiesa Di S. Maria Maddalena
Si trova nella frazione di Rampazzo; risale al 1505 e fu voluta dal Santo vicentino Gaetano Thiene. Vi è conservata una pala di Giambattista Tiepolo rappresentativa de l’Apoteosi di San Gaetano Thiene; è contemporanea agli affreschi di Villa Valmarana (1757) e venne commissionata dalla famiglia Thiene.
La piccola chiesa presente nell’affresco vuole ricordare la costruzione voluta dallo stesso Santo. Nella parte alta del presbiterio sono presenti otto ovali eseguiti dal pittore udinese Rocco Pittaco e raffiguranti alcuni Dottori della Chiesa, tra cui San Tommaso d’Aquino, Gregorio Magno, Sant’Agostino d’Ippona.
Chiesa di San Nicolò.
La chiesa di S. Nicolò Vescovo fu costruita tra il 1744 ed il 1752, utilizzando i materiali recuperati dalla distruzione dell’antica chiesa dedicata a San Daniele.
Il campanile e l’ottagono furono danneggiati da una folgore e l’8 ottobre 1923 furono entrambi benedetti dal vescovo Ferdinando Rodolfi a fronte della loro completa ristrutturazione.
La Colombara
È una costruzione innalzata su fondamenta medievali, utilizzando del materiale recuperato da un preesistente edificio per cui è abbastanza difficile datare esattamente il manufatto. La storia popolare la individua come la prima casa di Camisano.
Torrone di Rampazzo.
La Torre del XIII secolo, inizialmente proprietà degli Ezzelini e poi della famiglia Montagnone di Padova, dal Quattrocento divenne proprietà della famiglia Thiene quale feudataria delle campagne di Rampazzo.
Il Mulino Medievale Di Rampazzo.
Il mulino si trova sulla roggia Armeola o Armedola, a fianco della chiesa parrocchiale. Inizialmente di proprietà del nobile veneziano Zaccaria Grimani e successivamente dei Montagnone di Padova, dei Thiene di Vicenza, dei Capra Colleoni di Vicenza, verso la fine del XIX secolo è passato in proprietà alle famiglie Giaretta e Casarotto.
Percorso Cicloturistico
Della Media Pianura Vicentina
Nato come progetto di valorizzazione del territorio, è un percorso ciclopedonale che unisce 6 comuni (Camisano, Gazzo, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Quinto Vicentino e Torri di Quartesolo) di cui Camisano è il capofila.
Un ambito territoriale di circa 121 km quadrati di superficie in cui l’ambiente, ancora integro, è caratterizzato dalla presenza di fiumi, dalle risorgive e da una fitta maglia di torrenti e rogge che si intersecano, si affiancano, si uniscono irrigando ampie praterie e campi.
Il percorso, segnalato da apposita cartellonistica, propone un anello ciclo-pedonale di 45 Km che si snoda principalmente su viabilità rurale e urbana esistente, su lungargini e strade interpoderali.
Nel comune di Grisignano di Zocco s’innesta inoltre sul tracciato della pista ciclabile di interesse regionale Treviso-Ostiglia. È un percorso sicuro e alla portata di tutti, ideale per cicloamatori esperti ma anche per i semplici appassionati e per le famiglie con bimbi al seguito.
Palio delle Contrade
La prima edizione di questo evento storico si tenne il 24 settembre 1961 e vi parteciparono 7 Contrade.
Fra il Comitato d’onore si ritrovarono le personalità che avevano fatto la storia della rinascita del paese dopo il periodo della seconda guerra mondiale: il Sindaco Busatta Antonio, Ferrari Tristano, Freato Sereno, Pesavento Leandro, Paggin Agostino, Piacentini Pietro, Bogoni Angelo, Zaccaria Giacomo, Dalla Massara Igino, Forestan Pietro.
Ricorda l’evento storico accaduto nel 1313 quando il Cangrande della Scala liberò Camisano dall’oppressione Padovana.
Palio delle Contrade
Associazione ProLoco di Camisano Vicentino, con sede in via Pomari, svolge la propria attività nel territorio del Comune. Lo scopo dell’associazione è quello di riunire tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo turistico e culturale del paese, promuovendo ed organizzando iniziative che consentano la valorizzazione ed il potenziamento del territorio comunale.
Attualmente la Pro Loco di Camisano svolge le seguenti attività:
-
Cioccolata e vin Brulè in piazza durante le festività Natalizie;
-
Marcia dei tre campanili: marcia itinerante che partendo dal capoluogo attraversa il territorio delle due frazioni (S. Maria e Rampazzo);
-
Torneo di calcio "Summer Cup";
-
Lucciolata de Camisan: marcia non competitiva serale;
-
Festa del bollito: occupa alcuni weekend di Ottobre e celebra la specialità enogastronomica del bollito;
-
Antica Fiera di Primavera e Sagra del Carmine: due feste popolari. Inoltre la Pro Loco collabora a stretto contatto le varie Amministrazioni nella promozione e nel coordinamento di tutte quelle iniziative (spettacoli pubblici, festeggiamenti, manifestazioni culturali, sportive e ricreative, fiere, sagre, ecc...) che servono per far conoscere a pie- no il paese di Camisano.